giovedì 21 dicembre 2017

Aurora

Ogni alba, così come ogni persona, ha una luce sua diversa e a volte difficile da catalogare.
Faccio in modo che in spiaggia all’alba nel preciso momento in cui la notte sfuma e il sole vince, io sia lì per cercare con me stesso il significato dell’esistenza.
Se dovessi guardare a ciò che ho materialmente realizzato nel mio tempo, di albe ne basterebbero poche, ma la mia analisi è più impegnativa e ne occorrono tante. Con me ho sempre un cane, anzi una cagna che mi segue come un’ombra e che tra le vere ombre che incontro a quell’ora è la scusa che adopero per cercare le mie albe.
Stamani la marea era alta ed io e la mia amica abbiamo combattuto a lungo con la risacca.
Per passare lì dove abbiamo deciso di passare, bisogna contare le onde, cercare il giusto tempo e infine lanciarsi con il cuore in gola, che se sbagli ti si bagnano i calzini. Ecco, credo che una delle cose che ho imparato è che all’alba i calzini bagnati sono un bel problema, e quando pure tu sia riuscito a passare, subito dopo, inesorabilmente, c’è una cosa importante che ti opprime e ti distrae dalla tua alba: riuscirai a tornare da dove sei venuto?

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