Il bollettino del mare è stato chiaro, la situazione
metereologica su tutta la costa è
ottima, questa è la notte giusta.
Per questo tipo di missione non ci sono margini di errore, qualsiasi imprevisto può causare un disastro.
Dò un ulteriore controllo agli strumenti di bordo; tutto in ordine possiamo proseguire.
Segnalo al mio copilota che stiamo per toccare terra e che tra un po’ io sarò all’asciutto, la remora si stacca, sento chiaro il rumore che fa la sua ventosa quando molla la presa … sguish… è vero, siamo amiche e condividiamo il viaggio, ma … adesso si che mi sento leggera. Con poche pinnate raggiungo la battigia, il posto è questo, la spiaggia dei conigli.
Ho le coordinate geografiche scolpite nel mio dna: trentacinque gradi e trentuno primi di latitudine nord, mentre la longitudine è dodici gradi e trentaquattro primi in direzione est.
Bisogna essere estremamente precisi, controllo che non ci siano intrusi; il luogo è deserto… perfetto! Abbandono il bagnasciuga e risalgo la riva per un po’ di metri… Ecco! Qui mi pare che vada bene.
La spiaggia morbida e calda mi fa sempre il solito effetto, mi piacerebbe fermarmi qui a dormire per un po’ di giorni, ma bisogna sbrigarsi, la luna di luglio passa veloce, ed è l’unica che conti.
Prima di procedere misuro un attimo la temperatura della sabbia, dev’essere compresa tra i ventiquattro ed i trenta gradi, il mio bio-termometro segnala il via libera, range perfetto; depongo!
Bene- bene, vediamo un po’… qui mettiamo i futuri maschietti, servono temperature più basse, bisogna scavare un po’ di più, per le femmine, invece, va bene la sabbia più calda , più in superfice… ecco, qui metterò qualche uovo in più, non si sa mai.
Tutto O.K. missione compiuta!
Buona fortuna piccoli miei, ci vediamo in mare.
Per questo tipo di missione non ci sono margini di errore, qualsiasi imprevisto può causare un disastro.
Dò un ulteriore controllo agli strumenti di bordo; tutto in ordine possiamo proseguire.
Segnalo al mio copilota che stiamo per toccare terra e che tra un po’ io sarò all’asciutto, la remora si stacca, sento chiaro il rumore che fa la sua ventosa quando molla la presa … sguish… è vero, siamo amiche e condividiamo il viaggio, ma … adesso si che mi sento leggera. Con poche pinnate raggiungo la battigia, il posto è questo, la spiaggia dei conigli.
Ho le coordinate geografiche scolpite nel mio dna: trentacinque gradi e trentuno primi di latitudine nord, mentre la longitudine è dodici gradi e trentaquattro primi in direzione est.
Bisogna essere estremamente precisi, controllo che non ci siano intrusi; il luogo è deserto… perfetto! Abbandono il bagnasciuga e risalgo la riva per un po’ di metri… Ecco! Qui mi pare che vada bene.
La spiaggia morbida e calda mi fa sempre il solito effetto, mi piacerebbe fermarmi qui a dormire per un po’ di giorni, ma bisogna sbrigarsi, la luna di luglio passa veloce, ed è l’unica che conti.
Prima di procedere misuro un attimo la temperatura della sabbia, dev’essere compresa tra i ventiquattro ed i trenta gradi, il mio bio-termometro segnala il via libera, range perfetto; depongo!
Bene- bene, vediamo un po’… qui mettiamo i futuri maschietti, servono temperature più basse, bisogna scavare un po’ di più, per le femmine, invece, va bene la sabbia più calda , più in superfice… ecco, qui metterò qualche uovo in più, non si sa mai.
Tutto O.K. missione compiuta!
Buona fortuna piccoli miei, ci vediamo in mare.
Leggerti è una delle gioie della vita. Forse te l'ho già detto ma repetita juvant, si sa. Un saluto da Genova
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