mercoledì 26 settembre 2012

Il vecchio e il mare


Ciao nonno !
Mamma dice che siamo qui da sempre, tu invece dove sei nato?
E dimmi … Anch’io diventerò tutto grigio come te?
Dai!  Raccontami ancora; perché abbiamo queste strane scarpine?
A me sembrano molto ridicole, poi quando arrivano i rifornimenti, noi stranieri abbiamo sempre difficoltà a camminare, gli altri si scelgono le cose migliori, loro riescono a muoversi molto più velocemente, noi siamo grossi, impacciati, come mai?
Eh!... Nonno, raccontami ancora di te giovane, com’è che ti chiamavano?
Nonno, ma è vero che tu sai nuotare?... Nell’acqua dico, io avrei una paura!
Uhh!... Scusa, arriva la pappa, devo correre , ho fame, tu non vieni?
Il vecchio guardò suo nipote mentre i compattatori scaricavano, il rumore era assordante, l’odore insopportabile; il piccolo corse via come un fulmine mentre lui non mosse una penna, con lo sguardo rivolto ad ovest, e gli occhi pieni di lacrime trattenute a stento ; gli sembrò che il momento fosse giunto, e che il mare fosse l’unico posto dove tornare per morire… da gabbiano.

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