giovedì 20 settembre 2012

Fulmini e alambicchi


Zot… Zot… broooom !
Lampi e tuoni, notte d’inverno, notte d’inferno!
Zot… tre , quattro, cinque…brooom!
Questo è caduto a un chilometro e settecento metri.
La chimica, la fisica , la matematica… per me sono divertenti e non perdo occasione per cimentarmi.
Vedere le cose sotto una luce razionale mi piace, anche se poi nella vita pratica faccio un tantino  di confusione.
L’altra notte l’alchimista capo mi ha strigliato solennemente , e ho rischiato anche un incantesimo di biasimo.
In realtà io sono un’apprendista… apprendista strega.
Veramente la qualifica  ufficiale sarebbe assistente di laboratorio di prima classe; oggi i tempi sono cambiati. Dunque, avevo lasciato delle pozioni fuori dal frigorifero senza la dovuta formula di protezione,
quando sono tornata ho trovato un disastro; tutti i tartufi, i frutti di bosco e i fermenti di mela annurca erano sparsi tra gli alambicchi e le beute , mentre una famiglia completa di cavie banchettava felice.
Proprio in quel momento, manco l’ avessi evocata, la capo alchimista è apparsa dal nulla;  gonna stretta alle ginocchia, occhiali all’ultima moda, giacca in pelle verde e la solita collana più lunga di lei.
L’antro  brillava di luce riflessa, era lei che la emanava… mi guarda da sopra le lenti e mi fa:
- Scusa, Maldestra!? - E’ il nomignolo che mi ha affibbiato- Quante volte ti ho ripetuto come devi conservare i tuoi intrugli!?- Poi , con gli occhi fiammeggianti, ha tirato fuori qualcosa  dalla borsetta… fiuu, meno male , era solo il telefonino, il chiamante ha tutte le mie benedizioni, mi ha salvata.
Comunque sono stati attimi terrificanti, perfino Luca, il mio corvo,  si è squagliato, c’era una finestrina aperta, e lui… flap flap,  mi ci è voluta una mezza nottata per recuperarlo.
Prima dell’alba  ho rimesso tutto a posto, ho indossato il camice bianco, ho acceso il computer, il direttore arriverà al solito orario, lui non sa nulla, crede di lavorare in un moderno laboratorio di chimica del packaging.

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