venerdì 27 luglio 2012

NAPO ORSO CAPO



Il piccoletto aveva l’aria di chi è abituato al potere, intorno a lui i suoi interlocutori evitavano accuratamente di guardarlo negli occhi.
Mentre scendeva i gradini bagnati che conducevano alla darsena, fu con un tono di rimprovero che egli si rivolse al suo attendente :
-Certo potevate trovare un mezzo più comodo, speriamo che il tempo ci aiuti.-
L’uomo, mortificato, sussurrò:- Mi dispiace Maestà…-
Intorno le tenebre avvolgevano tutto ed era necessario mantenere il silenzio più assoluto.
Il porto era pieno di guardie  e le spie erano ovunque.
L’unico che avrebbe potuto  impunemente alzare la voce era lui, ma si capiva che non era abituato a farlo, il tono con il quale si esprimeva non lasciava spazio a dubbi o congetture: il comandante in campo era lui.
Il pontile d’attracco per le lance  quella notte era stranamente trafficato, per il nostro uomo quella fu una fortuna soprattutto per la presenza del vecchio Nicodemo e del suo amico Borandasco.
Il piccoletto aspettò con inquietudine  che il nocchiero sulla lancia operasse tra timone e cime varie, l’accostata fu un vero capolavoro di arte marinaresca ma il nostro uomo non parve dare nessuna importanza alla capacità del marinaio, anche perché nel frattempo il mare si stava agitando.
Il seguito di servitori con i vari bauli si accalcò dietro alle due figure in primo piano, il nostro amico si muoveva con un certo nervosismo, e la cosa iniziava a contagiare un po’ tutti; al che l’attendente si ritrovò a dire:
–Venga ,scendiamo;  non si preoccupi, ci siamo qua noi. -
Napoleone lo guardò con sussiego, quindi sbottò:- E’ proprio la cosa che temo di più.-
Non terminò la frase che uno dei portatori evidentemente distratto, o forse lautamente prezzolato, scivolò in avanti,  il baule che portava investì in pieno l’imperatore  che volente o nolente finì in mare.
I posteri conoscono appena l’episodio, la grandeur francese non permise mai che si sapesse in giro:
Napoleone Bonaparte , il grande condottiero, l’imperatore d’Europa… non sapeva nuotare.
Borandasco, che non conosceva la storia, né faceva distinzioni tra francesi e altre nazionalità, era un cane di Terranova ;  a lui Nicodemo aveva insegnato le tecniche del salvamento in mare e il valore della vita.
Egli pur essendo un animale  non ci pensò neanche un secondo, con un supremo gesto di … UMANITA’ si tuffò in mare e cambiò la storia dell’ Europa.

3 commenti:

  1. e questa ??? l'hai presa da history channel??? :)

    claudia

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    Risposte
    1. Ultimamente vado a dormire presto e la televisione non riesco più a guardarla,mi addormento subito.
      Questa l'ho sognata.

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  2. Nicodemo...??? Non sarebbe il pescatore famoso di Metà ? Lui ha grandi baffi rossi, capelli bianchi e occhiali grande quadrate e nera ?
    Lo conosco anch'io fratello topo !

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