“Uscire di pattuglia per le strade di una piccola cittadina
come Sorrento presenta i suoi lati positivi.” Per Vitaliano de Cataldis questa
affermazione era assolutamente priva di veridicità, però gli occhi sognanti dei bambini della
classe di scuola elementare a cui stava tenendo una lezione sui pericoli
derivanti dalla droga lo costringevano a sembrare entusiasta e a glissare sulla
scarsità di azione che quel bel territorio presentava.” Vedete bambini” riprese
il vicecommissario” questo è un posto meraviglioso, ma bisogna stare attenti.”
La maestra, una bella quarantenne molto gentile, sembrava pendere dalle labbra
del poliziotto; la sua classe, venticinque bimbetti vispi e colorati, si era
schierata tutta intorno a Vitaliano, ma i cinquanta e più occhietti, occhiali
compresi, erano tutti incollati sulla vera star della lezione, il vice
brigadiere Amalia, unità cinofila in forze al commissariato di Sorrento. La
cagna, una bullmastiff di quarantacinque chili di peso, guardava i bimbi
ansiosa di arrivare al contatto fisico che certamente sarebbe sfociato in un
mare di carezze e di coccole; magari ci sarebbe scappato anche qualche
pezzettino di merenda e qualche dolcetto” Delizioso, speriamo che De cataldis
si sbrighi!”Un bel filo di bava brillante sottolineava il pensiero dell’ U.C. I
bimbi da parte loro non vedevano l’ora
di poter mettere le mani su quel ben di Dio di carne e muscoli mentre la
maestra, con aria schifata, cercava in tutti i modi di impedire il contatto
diretto “Bambini, è pur sempre un cane, può essere pericoloso! Per favore
Nicolino, no, la bava no!” Il vice commissario riprese:” Vedete ragazzi una
cosa importantissima da ricordare è che non bisogna mai accettare caramelle o
altre cose da mangiare dagli estranei, inoltre se dovesse capitare a voi o a
qualche vostro amichetto di incontrare un adulto che cerca di convincervi ad accettare qualcosa, dovete
subito raccontarlo alla mamma o alla maestra.” La voce di una bimba
rossignaccola squittì:” Quello lì è un cane poliziotto?” Vitaliano sorrise
accondiscendente:” Certo! Si chiama Amalia, è una femmina ed è un ottimo
agente” La bimbetta sorrise e chiese dispettosa: “ E lei lo sa che la droga è
pericolosa!?” De cataldis cercava di capire dove la frugoletta volesse arrivare
e intanto rispose:”Certo che lo sa, è addestrata per questo.” Nicolino
intervenne:” Non è addestrata tanto bene!”La maestra arrossì :” Nicolino che
dici… come ti permetti…” la rossa malupila intervenne in appoggio
all’amichetto:” E’ vero, non è addestrata tanto bene!...” De cataldis sentì un
rivolo di sudore scendergli nella schiena:” Bimbi! Ma perché dite così , Amalia
è un cane poliziotto molto capace e…”E la rossa: “Si! Ma a me e a Nicolino non ci conosce è vero!?” E
Nicolino:” E’ vero! E’ vero! Non ci conosce!… Non ci conosce!” La cosa stava
prendendo una strana piega e Vitaliano guardò la maestra con aria di
disappunto. La donna era arrossita e cercò di cambiare argomento :”Ascoltate
bambini, ora il vicecommissario vi racconterà qualche avventura; chi di voi da
grande vuole fare il poliziotto?” Ma i bimbetti non schiodavano:” E se non ci
conosce, perché si è mangiata le nostre merendine quando gliele abbiamo
offerte!?” e Nicolino :” La mia l’ha fatta sparire in un attimo, e se c’era la
droga dentro?” Vitaliano lanciò uno sguardo accusatorio alla sua collega
quadrupede che, capita l’antifona, abbassò le orecchie e smise di scodinzolare.
Poi il vicecommissario cambiò
rapidamente espressione e sorrise ai piccoli delinquenti:” Qui sta il bello
dell’addestramento, se ci fosse stata la droga Amalia sarebbe venuta subito a
dirmelo!” I due pestiferi si guardarono indispettiti, mentre il resto della
classe iniziò ad applaudire e a socializzare con la bullmastiff. Vitaliano si
rivolse alla maestra:” Non la invidio, è senz’altro meglio uscire in pattuglia
di notte.”
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