lunedì 17 marzo 2014

Lezione antidroga


“Uscire di pattuglia per le strade di una piccola cittadina come Sorrento presenta i suoi lati positivi.” Per Vitaliano de Cataldis questa affermazione era assolutamente priva di veridicità,  però gli occhi sognanti dei bambini della classe di scuola elementare a cui stava tenendo una lezione sui pericoli derivanti dalla droga lo costringevano a sembrare entusiasta e a glissare sulla scarsità di azione che quel bel territorio presentava.” Vedete bambini” riprese il vicecommissario” questo è un posto meraviglioso, ma bisogna stare attenti.” La maestra, una bella quarantenne molto gentile, sembrava pendere dalle labbra del poliziotto; la sua classe, venticinque bimbetti vispi e colorati, si era schierata tutta intorno a Vitaliano, ma i cinquanta e più occhietti, occhiali compresi, erano tutti incollati sulla vera star della lezione, il vice brigadiere Amalia, unità cinofila in forze al commissariato di Sorrento. La cagna, una bullmastiff di quarantacinque chili di peso, guardava i bimbi ansiosa di arrivare al contatto fisico che certamente sarebbe sfociato in un mare di carezze e di coccole; magari ci sarebbe scappato anche qualche pezzettino di merenda e qualche dolcetto” Delizioso, speriamo che De cataldis si sbrighi!”Un bel filo di bava brillante sottolineava il pensiero dell’ U.C. I bimbi da parte loro  non vedevano l’ora di poter mettere le mani su quel ben di Dio di carne e muscoli mentre la maestra, con aria schifata, cercava in tutti i modi di impedire il contatto diretto “Bambini, è pur sempre un cane, può essere pericoloso! Per favore Nicolino, no, la bava no!” Il vice commissario riprese:” Vedete ragazzi una cosa importantissima da ricordare è che non bisogna mai accettare caramelle o altre cose da mangiare dagli estranei, inoltre se dovesse capitare a voi o a qualche vostro amichetto di incontrare un adulto che cerca di convincervi ad accettare qualcosa, dovete subito raccontarlo alla mamma o alla maestra.” La voce di una bimba rossignaccola squittì:” Quello lì è un cane poliziotto?” Vitaliano sorrise accondiscendente:” Certo! Si chiama Amalia, è una femmina ed è un ottimo agente” La bimbetta sorrise e chiese dispettosa: “ E lei lo sa che la droga è pericolosa!?” De cataldis cercava di capire dove la frugoletta volesse arrivare e intanto rispose:”Certo che lo sa, è addestrata per questo.” Nicolino intervenne:” Non è addestrata tanto bene!”La maestra arrossì :” Nicolino che dici… come ti permetti…” la rossa malupila intervenne in appoggio all’amichetto:” E’ vero, non è addestrata tanto bene!...” De cataldis sentì un rivolo di sudore scendergli nella schiena:” Bimbi! Ma perché dite così , Amalia è un cane poliziotto molto capace e…”E la rossa: “Si! Ma  a me e a Nicolino non ci conosce è vero!?” E Nicolino:” E’ vero! E’ vero! Non ci conosce!… Non ci conosce!” La cosa stava prendendo una strana piega e Vitaliano guardò la maestra con aria di disappunto. La donna era arrossita e cercò di cambiare argomento :”Ascoltate bambini, ora il vicecommissario vi racconterà qualche avventura; chi di voi da grande vuole fare il poliziotto?” Ma i bimbetti non schiodavano:” E se non ci conosce, perché si è mangiata le nostre merendine quando gliele abbiamo offerte!?” e Nicolino :” La mia l’ha fatta sparire in un attimo, e se c’era la droga dentro?” Vitaliano lanciò uno sguardo accusatorio alla sua collega quadrupede che, capita l’antifona, abbassò le orecchie e smise di scodinzolare. Poi il  vicecommissario cambiò rapidamente espressione e sorrise ai piccoli delinquenti:” Qui sta il bello dell’addestramento, se ci fosse stata la droga Amalia sarebbe venuta subito a dirmelo!” I due pestiferi si guardarono indispettiti, mentre il resto della classe iniziò ad applaudire e a socializzare con la bullmastiff. Vitaliano si rivolse alla maestra:” Non la invidio, è senz’altro meglio uscire in pattuglia di notte.”

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