martedì 24 dicembre 2013

La vita è una cosa meravigliosa


Ne ero certo, doveva essere lì da qualche parte, bisognava solo convincerlo a venire fuori e a rendersi disponibile un po’ per tutti. Forse spostando un po’ di cose vecchie, osservando meglio qualche foto di tempo fa, o annusando a pieni polmoni dentro una vecchia scatola di dolciumi ormai vuota da anni… Ho capito!... Come ho fatto a non pensarci prima!... E’ nello stanzino, in alto dove si arriva solo con lo scaletto, certo lo scatolone è bello pesante, lo apro impaziente, niente da fare… solo vecchie lucine e palline di vetro ormai fuori moda, ghirlande argentate e qualche pupazzetto di neve ingiallito dall’età. Mi basta un secondo di concentrazione e voilà sono giù in cantina, eccola lì la maledetta; è coperta di polvere e sembra ridere di me: “Ne hai impiegato di tempo prima di ricordarti  cosa contengo!?” E’ sicuramente dentro questa meravigliosa valigia di cartone che troverò quello di cui abbiamo bisogno stasera; nulla! Solo alcune polverose statuine di cartapesta, sicuramente quelle di un vecchio presepio. Ormai sono esausto e tra l’altro questo ciarpame trovato, ammucchiato al centro del salotto, puzza vagamente di muffa. Cosa fare? La mia cagna mi guarda avvilita, leggo nei suoi occhi la delusione:” Tutto questo agitarti per casa avrebbe dovuto produrre ben altro! Padrone mio, tu stai invecchiando!” A questo punto credo che mi ci voglia una pausa di riflessione, mi siedo un attimo davanti alla televisione, stanno trasmettendo un vecchio film di Frank Capra… si sempre quello! Un secondo dopo sono nel mondo dei sogni, ed eccomi a bordo di una nave che affonda, io non so nuotare e la schiuma calda del mare mi bagna il viso… la schiuma calda!? Ma che mare è? Mi sveglio asciugandomi la faccia con una manica del maglione mentre la mia amica quadrupede, infastidita dalla mia brusca reazione, smette di leccarmi le guance:” Si! Si! Anch’io ti voglio bene, ma lasciami respirare… ti prego basta! Mi volto a guardare il salone e resto a bocca aperta; le vecchie palline, le ghirlande argentate e le lucine insignificanti adesso adornano un bellissimo abete profumato di resina, sotto l’albero i pastorelli di cartapesta che sembrano appena fabbricati compongono un magnifico presepe, tutt’intorno all’abete ci sono tanti pacchetti colorati, certamente regali, ed ecco le mie figlie che ridono tra loro raccontandosi la vita, la mia compagna mi chiama e mi chiede cosa cucinerò per il pranzo di stasera… eccolo, finalmente è tornato, il caro antico spirito del Natale… Auguri!

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