lunedì 4 marzo 2013

Creazione


Guardare un bambino che gioca è un momento che ci rende più allegri, in quegli atti spensierati ritroviamo qualcosa di noi che ha uno strano odore, un sapore che sappiamo di aver perso per sempre ma che ci affanniamo ad inseguire. Ecco!... Il piccino adesso  incurante della materia che sta maneggiando, fango, saliva, cacca del naso e altri elementi naturali che a noi fanno un certo senso, l’ addensa e l’ impasta per dar vita  a nuove idee; è instancabile, non si cura del caos che ha intorno né del tempo che passa. Certo è un gioco di fantasia ma guardando meglio c’è una parte di quella materia che inizia a brillare e lui, il piccolo, la scaglia lontano riempiendo lo spazio di schizzi così, solo per guardare ridendo i nuovi effetti  che ne vengono fuori. E’ un gioco, tranquilli!... Ma ancora, sempre con le sue manine appiccicose, soffiando e strillando, qualcos’altro prende forma e sono esseri strani dalle sembianze stravaganti e tutti in qualche modo trovano la loro funzione e si assoggettano alle stesse leggi e il gioco continua… da milioni di anni.
Quel bambino è il figlioletto terribile della nostra vicina di casa, gioca e si diverte, ma mentre lo fa assomiglia tantissimo all’idea che ho di Dio.

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