-Mi ascolti, voglio essere estremamente chiaro, noi accettiamo
nel nostro bed and breakfast solo animali
da compagnia, gatti o cani di piccola
taglia, sempre che siano mansueti e
sempre che i proprietari li tengano con sè.
Il nostro giardino è senza recinzioni e le bestiole potrebbero smarrirsi, inoltre possediamo un cane e diversi gatti, potrebbero nascere complicazioni-
- Non si preoccupi, per noi va benissimo!- Con voce allegra la giovane milanese al telefono fu molto rassicurante. -Il mio Alonzo è una perla di gatto, le assicuro che non ci saranno problemi.-
- Perfetto! Allora le confermo la prenotazione. A presto!-
Qui alla Gallina felice gli ospiti sono sempre bene accetti, senza fare distinzioni tra il numero di zampe o il colore della pelle, siamo abituati al contatto con la natura, ma con Alonzo… in arte Houdini qualche problema ci fu.
-Maria! Per favore vai ad aprire ,stanno arrivando gli ospiti con il gatto, io intanto distraggo Amalia.-
Amalia è la nostra Bull- mastiff, un cane dolcissimo, ma molto territoriale. Con una rapida manovra elusiva riesco a chiuderla un momento in casa, quindi mi appresto a fare conoscenza con i nuovi venuti.
Strette di mano, complimenti per il giardino, la solita prassi.
-Sono curioso di conoscere Alonzo- Mi trovo a dire.
La mia compagna mi si affianca e, sorridendo ai due ospiti, dice:- Si! Si! Siamo curiosi di conoscere Alonzo-
La ragazza mostra il cestino da viaggio, lo appoggia sul tavolino della veranda e apre lo sportellino ansiosa di mostrarci il suo pupillo.
E voilà… Alonzo non c’è . Momenti di panico…
- Sandro!... Sei sicuro di averlo messo qui dentro?-La ragazza assieme alle parole getta occhiate che sembrano fulmini verso colui che tra un po’ sarà il suo ex fidanzato.
Il giovane è visibilmente sconvolto, ha la bocca impastata per la mancanza di salivazione, evidentemente nella sua esperienza di vita il gatto è l’animale meno pericoloso che frequenta; egli dà ancora un’occhiata sbalordita al meraviglioso trasportino in pura plastica cinese decorato in maniera sontuosa, poi fa un gesto che rasenta la disperazione, infila la mano dentro la scatola e quando la tira fuori esclama:
- Non c’è!-
In questo frangente siamo in quattro, tutti patiti per gli animali e questa affinità ci porta tutti assieme a scattare verso l’auto dei nuovi arrivati nella speranza che il gatto non sia stato lasciato a Milano.
I finestrini semi aperti non lasciano presagire nulla di buono, infatti la macchina è desolatamente vuota.
Clelia singhiozzando si sfoga ancora con il fidanzato:- Sei un cretino!...- lacrima… -Hai dimenticato il gatto!...- altra lacrima…- Ma io ti costringo a tornare a casa, altro che vacanza…- Pianto a dirotto.
Il giovanotto, muto, guarda per terra timoroso della tempesta che sta per scatenarsi.
Mi affaccio nell’auto, do un occhiata al sedile posteriore, poi con delicatezza tiro via dal tessuto un cespuglio di peli:- Vi siete fermati in qualche autogrill?- Chiedo.
La ragazza mi guarda speranzosa: - No, abbiamo fatto un'unica tirata, era buio e c’era traffico. Abbiamo preferito arrivare il più presto possibile-
Come il fratello più furbo di Sherlock Holmes ,mostro orgoglioso il ciuffetto di pelo, e istantaneamente lo confronto con un'altra matassina impigliata questa volta tra il finestrino semiaperto e la guida dello stesso.
Rifletto un attimo, quindi desumo:-Elementare ragazzi! Alonzo deve essere qui da qualche parte, cerchiamo in giardino.-
Mossi dalla fiducia nelle mie moderne tecniche investigative siamo partiti all’unisono, come i quattro cavalieri dell’apocalisse, ognuno in una diversa direzione; erano le nove meno dieci, alle undici e quarantacinque il territorio era stato setacciato innumerevoli volte, e anche il più distratto dei nostri vicini era venuto a conoscenza che qualcuno, forse uno spagnolo, certamente un cretino di nome Alonzo, si era irrimediabilmente perso nel nostro agrumeto.
Ad un certo momento la farsa si trasformò in tragedia…- Amalia!... Amalia, no!- Sentii gridare, era mia figlia Carlotta che, non sapendo cosa stesse capitando, aveva incautamente liberato il cane . Poi la mia figlia preferita, intuito il pericolo e appresa la presenza di ospiti in giardino, cercò di rimediare all’errore fatto e, sfoggiando inaspettate doti da scattista, mi passò davanti rapida come un fulmine all’inseguimento di una nuvola di polvere nella quale riuscii ad intravedere la nostra adorata cagnetta; quarantacinque chili di muscoli e bava che si muovevano veloci come un treno. Un pensiero tetro mi assalì:- Addio Alonzo… la tua visita è stata breve ed indimenticabile.-
I nostri ospiti a quella vista restarono immobili in attesa del luttuoso evento e il povero Sandro, in maniera improvvida, si lasciò scappare una frase che lo avrebbe segnato per il resto della sua vita:
- Così almeno lo troviamo … -
L’affermazione era esatta, ma le cose andarono diversamente.
Carlotta fu bravissima e riuscì a riagguantare la bullmastiff, le mise il guinzaglio e lasciò che la cagna proseguisse la ricerca.
Noi,i quattro cavalieri dell’apocalisse , ci accodammo in una curiosa processione che si arrestò davanti alla verandina ; lì sul tavolino c’era il trasportino del grande Houdini che era stato lasciato aperto.
E voilà! Alonzo riapparve magicamente nel suo cestino, il suo miagolio festoso ci fece capire che avrebbe gradito un applauso, oppure in alternativa qualcosa da mangiare.
Mentre i due giovani ospiti facevano pace, io mi allontanai rapidamente, fu la mia compagna a fermarmi chiedendomi:- Dove vai così di fretta?-
- Vado a prendere chiodi e martello per bloccare le finestre della stanza di questi due, digli di usare l’aria condizionata … Ah! Ti ricordi per caso dove abbiamo messo il collarino e il guinzaglietto di quando Amalia era piccola?-
Il nostro giardino è senza recinzioni e le bestiole potrebbero smarrirsi, inoltre possediamo un cane e diversi gatti, potrebbero nascere complicazioni-
- Non si preoccupi, per noi va benissimo!- Con voce allegra la giovane milanese al telefono fu molto rassicurante. -Il mio Alonzo è una perla di gatto, le assicuro che non ci saranno problemi.-
- Perfetto! Allora le confermo la prenotazione. A presto!-
Qui alla Gallina felice gli ospiti sono sempre bene accetti, senza fare distinzioni tra il numero di zampe o il colore della pelle, siamo abituati al contatto con la natura, ma con Alonzo… in arte Houdini qualche problema ci fu.
-Maria! Per favore vai ad aprire ,stanno arrivando gli ospiti con il gatto, io intanto distraggo Amalia.-
Amalia è la nostra Bull- mastiff, un cane dolcissimo, ma molto territoriale. Con una rapida manovra elusiva riesco a chiuderla un momento in casa, quindi mi appresto a fare conoscenza con i nuovi venuti.
Strette di mano, complimenti per il giardino, la solita prassi.
-Sono curioso di conoscere Alonzo- Mi trovo a dire.
La mia compagna mi si affianca e, sorridendo ai due ospiti, dice:- Si! Si! Siamo curiosi di conoscere Alonzo-
La ragazza mostra il cestino da viaggio, lo appoggia sul tavolino della veranda e apre lo sportellino ansiosa di mostrarci il suo pupillo.
E voilà… Alonzo non c’è . Momenti di panico…
- Sandro!... Sei sicuro di averlo messo qui dentro?-La ragazza assieme alle parole getta occhiate che sembrano fulmini verso colui che tra un po’ sarà il suo ex fidanzato.
Il giovane è visibilmente sconvolto, ha la bocca impastata per la mancanza di salivazione, evidentemente nella sua esperienza di vita il gatto è l’animale meno pericoloso che frequenta; egli dà ancora un’occhiata sbalordita al meraviglioso trasportino in pura plastica cinese decorato in maniera sontuosa, poi fa un gesto che rasenta la disperazione, infila la mano dentro la scatola e quando la tira fuori esclama:
- Non c’è!-
In questo frangente siamo in quattro, tutti patiti per gli animali e questa affinità ci porta tutti assieme a scattare verso l’auto dei nuovi arrivati nella speranza che il gatto non sia stato lasciato a Milano.
I finestrini semi aperti non lasciano presagire nulla di buono, infatti la macchina è desolatamente vuota.
Clelia singhiozzando si sfoga ancora con il fidanzato:- Sei un cretino!...- lacrima… -Hai dimenticato il gatto!...- altra lacrima…- Ma io ti costringo a tornare a casa, altro che vacanza…- Pianto a dirotto.
Il giovanotto, muto, guarda per terra timoroso della tempesta che sta per scatenarsi.
Mi affaccio nell’auto, do un occhiata al sedile posteriore, poi con delicatezza tiro via dal tessuto un cespuglio di peli:- Vi siete fermati in qualche autogrill?- Chiedo.
La ragazza mi guarda speranzosa: - No, abbiamo fatto un'unica tirata, era buio e c’era traffico. Abbiamo preferito arrivare il più presto possibile-
Come il fratello più furbo di Sherlock Holmes ,mostro orgoglioso il ciuffetto di pelo, e istantaneamente lo confronto con un'altra matassina impigliata questa volta tra il finestrino semiaperto e la guida dello stesso.
Rifletto un attimo, quindi desumo:-Elementare ragazzi! Alonzo deve essere qui da qualche parte, cerchiamo in giardino.-
Mossi dalla fiducia nelle mie moderne tecniche investigative siamo partiti all’unisono, come i quattro cavalieri dell’apocalisse, ognuno in una diversa direzione; erano le nove meno dieci, alle undici e quarantacinque il territorio era stato setacciato innumerevoli volte, e anche il più distratto dei nostri vicini era venuto a conoscenza che qualcuno, forse uno spagnolo, certamente un cretino di nome Alonzo, si era irrimediabilmente perso nel nostro agrumeto.
Ad un certo momento la farsa si trasformò in tragedia…- Amalia!... Amalia, no!- Sentii gridare, era mia figlia Carlotta che, non sapendo cosa stesse capitando, aveva incautamente liberato il cane . Poi la mia figlia preferita, intuito il pericolo e appresa la presenza di ospiti in giardino, cercò di rimediare all’errore fatto e, sfoggiando inaspettate doti da scattista, mi passò davanti rapida come un fulmine all’inseguimento di una nuvola di polvere nella quale riuscii ad intravedere la nostra adorata cagnetta; quarantacinque chili di muscoli e bava che si muovevano veloci come un treno. Un pensiero tetro mi assalì:- Addio Alonzo… la tua visita è stata breve ed indimenticabile.-
I nostri ospiti a quella vista restarono immobili in attesa del luttuoso evento e il povero Sandro, in maniera improvvida, si lasciò scappare una frase che lo avrebbe segnato per il resto della sua vita:
- Così almeno lo troviamo … -
L’affermazione era esatta, ma le cose andarono diversamente.
Carlotta fu bravissima e riuscì a riagguantare la bullmastiff, le mise il guinzaglio e lasciò che la cagna proseguisse la ricerca.
Noi,i quattro cavalieri dell’apocalisse , ci accodammo in una curiosa processione che si arrestò davanti alla verandina ; lì sul tavolino c’era il trasportino del grande Houdini che era stato lasciato aperto.
E voilà! Alonzo riapparve magicamente nel suo cestino, il suo miagolio festoso ci fece capire che avrebbe gradito un applauso, oppure in alternativa qualcosa da mangiare.
Mentre i due giovani ospiti facevano pace, io mi allontanai rapidamente, fu la mia compagna a fermarmi chiedendomi:- Dove vai così di fretta?-
- Vado a prendere chiodi e martello per bloccare le finestre della stanza di questi due, digli di usare l’aria condizionata … Ah! Ti ricordi per caso dove abbiamo messo il collarino e il guinzaglietto di quando Amalia era piccola?-
ahahaha le preferenze cambiano di giorno in giorno :P
RispondiEliminaby la seconda preferita
Non esiste la seconda preferita c'è solo una preferita... solo che ogni tanto cambia.
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