domenica 20 gennaio 2013

PLANCTON


L’ordine da parte di Dio  di andare a Ninive per profetarne la distruzione  sembrò a Giona una condanna a morte . Il mistico ebreo conosceva perfettamente il tenore di vita dissoluto che gli assiri perpetravano così ,onde evitare di essere lapidato,  il sant’uomo ebbe un’ idea; la fuga. Essa però si rivelò disastrosa. La punizione divina lo attendeva al varco, il profeta fu gettato in mare e un grande pesce lo divorò. Allora Giona si pentì, chiese perdono a Dio e il  mostro lo rigurgitò su una spiaggia, affinché egli potesse esaudire la volontà di Geova. Questo,  con molta probabilità,  è il primo racconto ufficiale che riporta una tale fantastica esperienza.  La balena è un enorme mammifero che può inghiottire di tutto, in realtà il mite cetaceo mangia solo il plancton,  microorganismi di cui l’acqua di mare è ricca.  Per la fantasia umana : la sua mole e le leggende marinaresche, collimano nel rendere plausibile, come esperienza riservata a pochi sventurati,  la vita nel ventre di una balena. Per la verità anche nella letteratura moderna lo scontro e la necessità di vincere contro un essere così imponente hanno costretto l’uomo , in questo caso il capitano Achab,  a mettere in pericolo la vita sua e di tutto il suo equipaggio. Il racconto Moby Dick è meraviglioso per il tipo di avventure che propone e lo è ancora di più se si intraprende lo studio degli argomenti filosofici che in esso sono nascosti: l’uomo, il suo bisogno di prevalere sui mostri che egli stesso ha  scatenato , l’ossessione che infine lo porterà ad autodistruggersi.  L’impegno filosofico letterario  può essere facilmente stemperato analizzando le vicissitudini di un altro personaggio , forse il più simpatico tra  quelli che hanno affrontato il cambiamento che la balena rappresenta. Un soggetto molto più domestico che mostrò, con notevole anticipo su quello che saremmo diventati, il modo italiano di vedere le cose: il grande pesce, la balena o forse un pescecane, inghiottì anche lui. Noi tutti ancora oggi gli siamo solidali, egli nel suo piccolo ci rappresenta sempre, perché ditemi e… siate onesti! Chi di noi, almeno una volta nella vita,  non si è comportato da Pinocchio?

Nessun commento:

Posta un commento