domenica 8 settembre 2013

MASTERPIECE




Epilogo?
Il commissario Sorrentino quella mattina ebbe una sorpresa amara, qualcuno aveva frugato nel suo computer. A prima vista i dati erano tutti integri ma la data dell’ultimo accesso a vari file segnalava che il terminale era stato utilizzato mentre lui, assieme al vicebrigadiere Amalia, unità cinofila in forze al commissariato di Sorrento, era in vacanza a Roma. Andrea Liccardi, la sua fidanzata istruttore capo di cani poliziotto, era stata perentoria:” O domenica sali a trovarmi oppure racconto a tutti i colleghi come Miss ha educato il tuo cane.” La minaccia era da prendere in considerazione e Salvatore, che amava essere un poco maltrattato dalla bellissima finanziera, l’aveva accontentata molto volentieri.
Gargiulo, proprio in quel momento, fece il suo ingresso in ufficio; il sovrintendente era in ottima forma, abbronzato e sorridente:” Buon giorno dottore, come è andata la vacanza!? E la signorina Liccardi come sta?” Salvatore, preso com’era dalla scoperta che aveva fatto, non rispose nemmeno al saluto, ma interrogò subito il suo collaboratore:” Scusami Tonì, ho urgente bisogno di sapere chi ha messo le mani nei miei file!? Tu ne sai qualcosa?” Gargiulo aprì le braccia:” Ma dottò, non tenete una password di protezione?” “Certo che ce l’ho, solo che… forse è un tantino scontata!?” Gargiulo sorrise e soggiunse:” Ovvio, evidente, è il nome della vostra fidanzata!?”  Sorrentino si fece più serio di quanto già fosse:”No!... forse avrei dovuto?” Antonino rimase dispiaciuto per la gaffe e cercò di rimediare:” Ah! Ma è sicuramente il nome di vostra madre!?...” Sguardo assente del commissario. “La vostra data di nascita!? “ Sorrentino scosse la testa:” Ma scusatemi dottò, io per password facili a queste posso arrivare.”  Salvatore si alzò dalla sedia e fece un giro intorno al tavolo con in mano il mouse, come se quell’operazione di circumnavigazione potesse allontanarlo dal suo sovrintendente, il quale cercava di aiutarlo ma a modo suo.“ Amalia; la mia password è Amalia!... Tu hai qualcosa in contrario?” “ Uah commissà, e mo’ calmatevi, mica è colpa mia se la fantasia quella è… poi mi pare una bella password; originale.” I due si guardarono in faccia ed iniziarono a ridere come due ragazzini. Claudia, la centralinista del commissariato sentendo le risate si era affacciata alla porta dell’ufficio di Sorrentino, e mentre i due amici si calmavano chiese:” Scusate, è successo qualcosa di  molto divertente?… oppure è un fatto tra uomini?” Gargiulo, guardò la giovane ed esclamò:” Claudiù, a papà! Qui non ci sono segreti, il commissario ha avuto l’impressione che, in sua assenza, qualcuno ha frugato trai suoi appunti privati… nel computer. Tu hai visto qualcosa!?” Salvatore aveva drizzato le orecchie:” Scusami Tonì! E tu come lo sai che io ho degli appunti privati sul computer dell’ufficio?” Gargiulo non fece una piega:” Dottò, questo è un altro segreto di Pulcinella, voi la sera invece di ritirarvi nel vostro alloggio, certe volte scrivete fino a tardi. Indubbiamente qui il lavoro ci uccide e voi certamente terrete documenti ufficiali da aggiornare, ma il tempo che impiegate è troppo anche per un commissariato tipo Beirut come il nostro. Quindi, da sbirro vi dico: o visitate siti poco raccomandabili, oppure scrivete qualcosa per voi; io opterei per un diario, magari collegato a questo manicomio in cui ci muoviamo.”
Claudia sorrideva divertita e Sorrentino abbassò la testa guardando il mouse che ancora aveva in mano:” Sei in gamba!” Sussurrò alzando poi lo sguardo verso Gargiulo,” ma resta il fatto che qualcuno ha sbirciato i cazzi miei!... Scusami Claudia.” La ragazza arrossì e spostò gli occhi da un’altra parte. In quel momento Vitaliano de Cataldis, alter ego di Sorrentino fece anche lui capolino dal corridoio:” Salve a tutti! Vedo che il reparto investigativo è al completo, ciao cucciolona come stai!” disse il vicecommissario rivolgendosi ad Amalia che gli era salita addosso alzandosi sulle zampe posteriori. ”Ma tu guarda questa puzzolente quante feste fa al nostro Vitaliano!” scherzò acido Sorrentino; e Gargiulo:” Certo dottò anch’io sono un po’ geloso ma che volete farci, l’amore è cieco. De cataldis lo fulminò con lo sguardo: ”Che fate di bello!? Che si dice!? State investigando su qualcosa di interessante?” Claudia si sentì in dovere di aggiornare Vitaliano su quanto era successo. Mentre la ragazza parlava il cellulare di Salvatore iniziò a vibrare, il commissario rispose e dall’altra parte della linea una voce femminile estremamente piacevole e con un tono professionale gli chiese:” Lei è Sorrentino? Salvatore Sorrentino!?” “Certo che sono io, e lei chi è?” L’interlocutrice chiarì:       ” Chiamo dalla redazione di Masterpiece, Rai tre, il suo romanzo è stato selezionato, potrebbe venire a Roma per un provino?” Salvatore scese dalle nuvole” Ma di quale romanzo parla!?” “Quello che ci ha inviato, quello sul cane poliziotto!” Gargiulo e de Cataldis lo guardavano con un sorrisino da bastardi complici.” Mi può scusare un secondo!? Grazie!” Salvatore coprì il cellulare con il palmo della mano:” Pezzi di m… “ Sguardo di scuse a Claudia che aveva allungato oltremodo le orecchie, e che vistasi sgamata alzò il palmo delle mani all’altezza delle spalle come a dire:”Io stavo andando via” I due complici invece si scambiarono qualcosa e Gargiulo con aria triste ammise” Dottor de Cataldis avete vinto la scommessa, addio a 20 euri blù.” La voce al cellulare sembrava spazientita:” Allora signor Sorrentino che fa, viene?” A Salvatore mancavano le forze, trovò giusto il fiato per chiedere:” Devo portare anche il cane?...”

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