sabato 4 agosto 2012

CREDITORI E CREDULONI


-Un passo avanti, se vuoi cavarne profitto, devi sempre stare un passo avanti.-
Queste parole erano scritte  a caratteri cubitali sugli appunti di una mia pro- pro- zia.
Il battesimo cristiano, una cerimonia solenne.
Il sacerdote chiede alla madrina se è disposta a rinunciare a Satana e a tutte le sue opere:
- Si!- La risposta è proferita con voce sicura ; nella cappella del rione i genitori sono i soli partecipanti alla funzione , oltre ovviamente  alla madrina che, per oscuri motivi, prima di entrare in chiesa si è fatta tre volte la croce con la mano sinistra.
La bimba è di una bellezza ammaliante  e la madrina ha in serbo per lei un regalo particolare.
Le comari di sagrestia  avevano già avvisato il prete:
- Don Nicò… chella  scummunicata rint’a chiesa nun adda manco trasì. Voi siete giovane e tanti cazz nunn e sapite!  Don Carmine… pace all’anima sua… non l’avrebbe mai permesso-
Il nuovo curato le guardò sconsolato:
- Questo vostro peccato di presunzione  è più grave delle colpe di quella donna, la quale certamente avrà i suoi buoni motivi per riavvicinarsi a Dio.- Una benedizione rapida disperse la delegazione che, come un gregge di pecore mormoranti, si allontanò dalla canonica.
Mentre l’acqua benedetta scendeva sulla neonata , la madrina con un movimento da prestigiatrice lasciò cadere da una mano una moneta d’argento da una lira che, con una precisione millimetrica, finì sul cuore della bambina, assorbendo totalmente la potenza del sacramento.
Il sacerdote non si accorse di nulla, ma il sortilegio era fatto.
Il denaro è sicuramente lo sterco di Satana, ma quella moneta famigerata lo era più che mai.
Si racconta che, quando Amalia spendeva quella lira, nel cassetto dove veniva riposta succedesse un fatto strano:  prima si udiva un rumore come se qualcuno rimestasse tra le monete, poi… la lira spariva e faceva ritorno a casa della fattucchiera  dove ricompariva in uno speciale contenitore, davanti al quale un lumino era sempre acceso. I meglio informati segnalavano che spesso la lira portasse via anche le altre sorelline con se, lasciando il cassetto vuoto.
Anche se il novecento era alle porte, risultava difficile che qualche negoziante accettasse la lira d’argento di zia Amalia; il credito era assicurato.
Qualche smaliziato si chiederà cosa mai accadesse qualora uno sprovveduto avido avesse deciso di tenersi la moneta… semplice, Zia Amalia se ne procurava un’altra  vendendo qualche filtro d’amore o qualche fattura.

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