martedì 17 maggio 2016

Corvo rosso non avrai il mio scalpo


“Complimenti, complimenti, e ancora complimenti!”  ed io :“La ringrazio, lei è troppo gentile…” Nulla di strano, se non fosse che tanti salamelecchi  mi vengano profusi da una persona che non ho mai visto in vita mia.
In realtà è successo che Emma si è fermata davanti alla vetrina di un barbiere, allora il tagliapeli si è affacciato sulla soglia e ha iniziato ad elogiarci:” Questa bambina è bellissima ma, soprattutto, mi congratulo con lei per la sua meravigliosa barba bianca… una forma e una spigliatezza unica! Lei poi la porta con molta eleganza; da quanto la sta lasciando crescere?” Arrossisco un pò, meno male che sotto la pelliccia folta lui non se ne avvede, mi schiarisco la gola con un paio di hum, hum, e gli mento spudoratamente:” Non so, non ricordo bene! La mia compagna ha sempre amato le barbe lunghe ed io l’accontento quando posso, poi sono anche un pochino pigro… sa, radermi tutti i giorni… è un po’ una seccatura” Lui fa cenno di si con la testa e intanto ci squadra:” Quando vuole aggiustarla sono a sua completa disposizione, ciao bellissima bimba!” Emma lo guarda sospettosa e io, ancora frastornato da tanta gentilezza, lo saluto e approfitto di un attimo di silenzio per togliere le tende. Venti metri dopo è Maria che mi dà di gomito:” Sei il solito vigliaccone “mi fa la mia amata compagna” avevi il dovere di dirla a quel professionista della tosa la vera ragione per cui sono tre mesi che non ti radi” Abbasso gli occhi a cercare Emma, lei mi osserva perplessa e sembra chiedermi:” Mamma! cosa succede?” E’ piccina, ha poco più di tre mesi, mi chino per rassicurarla e lei infila come al solito il suo musetto nero tra i miei peli bianchi, slap, slap, quindi inizia a farmi le pulci come si fa tra consanguinei a quattro zampe, la lascio fare e mi godo il pizzicorino delicato; lo so, se mi facessi la barba sembrerei dieci anni più giovane, ma perderei uno dei lati più piacevoli dell’aver adottato un cucciolo peloso quanto me…e forse Emma non mi tratterebbe più come se io fossi sua madre.

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