mercoledì 1 aprile 2015

Lupus in fabula


“Dottò non c’è niente da fare!” Il sovrintendente Gargiulo, in forze al commissariato di p.s di Sorrento, aveva le idee chiare in merito e mentre con una mano accarezzava la sua collaboratrice preferita, con l’altra agitava sotto al naso del suo superiore, il commissario Sorrentino, una scatola di pastiglie per il mal di testa.
Il suono che la bullmastiff emetteva ad ogni carezza ricevuta era simile in tutto alle fusa di un gatto.
“Dovunque…” Riprese Gargiulo:” …e non solo in Italia, nei piccoli paesi c’è la stessa gerarchia, prima viene il farmacista, poi il medico e il notaio, in ordine d’importanza seguono: il parroco e chissà perché, il solito maresciallo dei carabinieri. Noi poliziotti praticamente nella smorfia non facciamo numero.”
Il commissario lo guardava dubbioso mentre il cane continuava a ronfare: ”Ora io dico… commissà, ma questa bestia fa uno stranissimo rumore!…dunque… capisco i primi che ho elencato, hanno studiato duro e anche il prete ha fatto il seminario… ma il maresciallo che c’entra!? Io proprio non mi do pace.” Amalia si distese completamente ai piedi del sottufficiale invocando ancora coccole, Antonino la guardò e disse:” Si! Fai proprio un brontolio anormale… bell’a papà!” Sorrentino si ricordò di Miss, il certosino che aveva adottato la loro U.C. e, prima che il suo sottoposto arrivasse a conclusioni fantasiose, cercò un modo per distrarlo; la voce che si udì alle loro spalle lo tolse d’impaccio:” Veramente anch’io sarei laureato… poi la passione per la divisa ha preso il sopravvento!” Era il maresciallo dell’arma Cataldo Lo russo, grande amico di Sorrentino che era comparso all’improvviso: “Buon giorno a tutti! Laureati e non…” Quindi si rivolse ad Amalia:” Madonna mia! Questo cane si fa sempre più bello!… però fa uno strano rumore!  Non vi pare?!”La cagna, sentendo la voce di un suo amico, schizzò in piedi e assieme a lei partì anche una girandola di bava che, come al solito, rese l’elegante divisa di Lo russo una specie di sputacchiera. Il commissario e il suo sottoposto si guardarono un attimo, quindi risposero all’unisono:”Quale rumore!?  No!... A noi non pare proprio!”
Gargiulo, che mal sopportava il contatto con la benemerita, mugugnò:" lupus... qualcos’altro" in un latino approssimativo, poi prontamente tirò fuori il guinzaglio, fece scattare due volte il moschettone che in codice significava” il bar di Giggino ci aspetta” e sparì nel corridoio seguito da una specie di missile a quattro zampe.
La manifestazione era al suo culmine, i vari allevatori stavano dando gli ultimi ritocchi alle loro creature e tutti erano tesi per il rush finale. All’elegante gentleman, proveniente direttamente dai quartieri alti di Londra, non pareva vero; quella era la prima volta che in Italia un animale di quella razza arrivava a qualificarsi per la finale. Il pubblico era entusiasta e il sindaco di Ercolano si preparava, microfono in pugno, a dirigere la gara:” Bene signore e signori! Il primo concorrente a sfilare sarà mister Anthony Garsyle; la sua magnifica esemplare di molossoide si chiama Amelie ed è una bullmastiff di due anni.” L’applauso partì immediato e i due giri di ring che i concorrenti fecero vennero coperti dal clamore del pubblico.Il sindaco non poté fare a meno di sottolineare l’eleganza e il portamento della concorrente, quindi strinse la mano al gentleman allevatore:”Complimenti! Siete un team molto affiatato.” Thank you very much!” Esclamò in perfetto inglese il sovrintendete Gargiulo mentre, attraverso l’auricolare, ascoltava il maresciallo Lo russo che sghignazzava:” Tonì non ti montare la testa e tieni gli occhi bene aperti, quelli ti hanno già contattato?”
Gargiulo avvicinò alle labbra il piccolo microfono che gli pendeva sul petto:”Si! Qualcuno in giro ha saputo della mia passione per i cavalli e per le corse, oltre che per i cani. Prima di iniziare la sfilata è venuto a cercarmi una specie di veterinario, parlava un inglese molto scadente, ma sono riuscito a capire quello che ci interessa “.  La sotto tenente Andrea Liccardi, istruttore capo delle squadre cinofile della guardia di finanza, era al fianco del suo fidanzato:”Per niente al mondo mi sarei persa questo spettacolo; Antonino sembra un vero allevatore  e Amalia pare che non abbia fatto altro nella vita che sfilare!” il commissario Sorrentino invece aveva un solo timore, e cioè che la cagna li riconoscesse tra il pubblico e… addio copertura. Finita la passerella mister Garsyle venne circondato da un gruppo di fans, mentre la sua creatura faceva incetta di carezzine e di complimenti. Lo russo intervenne all’auricolare:”Gargiù fammi capire… che succede!?” Ma Antonino era troppo compreso nel ruolo, egli in perfetto inglese stava esponendo a due giornalisti nazionali la bravura e le doti estetiche della sua bullmastiff :” Tonì!?… Tonì mi senti?... Tonì stiamo lavorando… e che cazzo!” Solo allora il poliziotto sembrò tornare alla realtà, egli alzò un dito e rivolgendosi ai cronisti disse:” Sorry, just a moment, i cameback in one minute, can you make attention to my dog please!”E così dicendo mollò il guinzaglio al più timoroso dei due reporter, il quale rimase semiparalizzato con Amalia che lo scrutava curiosa. :” Marescià “ Sussurrò Antonino nel microfono,”ho in tasca una lista completa di prodotti anabolizzanti che i furfanti mi potrebbero fornire; e ho anche un numero di cellulare. Che fate, intervenite per arrestare il pesciolino? O teniamo botta e cerchiamo di indagare per prendere i capi? Passo…” Più che una domanda, a Lo Russo quello sembrò un perentorio suggerimento, ci fu un lungo attimo di silenzio poi:” Bene!...” Rispose il maresciallo” Conserva tutto e mantieni la scena… poi vediamo!… passo e chiudo” Tonino nella fretta di tornare da Amalia dimenticò il microfono aperto, e l’amico Cataldo lo sentì chiaramente sbottare :” Sarai pure laureato, ma sempre carabiniere rimani!!!  … Mo’ andiamo a vincere questo best in show…”

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